Erstellen Sie einen Personal Humidor und behalten Sie die Übersicht über Ihre bereits gerauchten Zigarren und Tabake!

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Il sigaro nasce da un insieme di tabacchi provenienti dalla Costa Rica, dal Nicaragua e per la capa è stato utilizzato un seme Cubano, cresciuto, maturato e invecchiato per 5 anni in Costa Rica. La capa ha il tipico colore maduro, intenso, abbastanza oleosa ma senza eccedere, la foglia è spessa e resistente. Appena tagliato si può notare un riempimento notevole che associato all’untuosità della foglia di copertura, ci farà ricorrere all’accendino per apportare delle correzioni al braciere. Si nota che la foglia di sotto fascia è ruvida e venosa in quanto la costruzione non è perfettamente tonda. L’anilla è semplice e nascondendo con un dito la scritta che riporta la marca potrebbe sembrare ad alcuni Macanudo, anche sul piede ne è stata applicata una che riporta le scritte maduro, in caso di eccessiva umidità quest’ ultima impedisce eventuali rotture. Accendendo questo Chieftains durante le prime boccate rimaniamo stupiti dalla sua forza. Il fumo esce esile e intenso per poi espandersi. Si percepiscono dei sapori piccanti, in bocca e sul naso resistono gusti e profumi mentolati, nonostante a freddo il profumo era assolutamente verso note dolci. Ancora prima di raggiungere la metà, il sigaro inizia ad abbandonarci, diventa amaro e perde forza. Il suo declino è iniziato e a noi rimane la delusione. Si passa in troppo poco tempo dalla luce del sole al buio. La cenere è grigia plumbea e in alcuni punti beige. Purtroppo come scritto in precedenza veniamo lasciati da questo sigaro solo dopo una manciata di minuti, troppo poco.

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Il colore del sigaro è molto più chiaro di quello illustrato sulla fotografia, nonostante questo è di bella apparenza. La manifattura non ha imperfezioni, così come la chiusura della testa, che appare ineccepibile. A crudo gli aromi sono di legno e molto erbacei. Questo sigaro fa parte della produzione di Isthmus Cigars del Tedesco Kurt Brandt. L’anilla è in stile Davidoff, ma il colore è blu, le scritte in rilievo di color beige molto neutro. Al taglio risulta perfetto “netto”, il tabacco è molto morbido e non rimane nessun residuo. Acceso, il gusto è quasi impercettibile, è molto delicato, continuando con la fumata la forza aumenta timidamente. Il gusto è erbaceo, sembra quasi di fumare alcuni sigari provenienti dal Messico ma molto più leggero e meno secco, richiama anche delle somiglianze con sigari delle Filippine. Durante la fumata non ci sono evoluzioni. La cenere è molto chiara e friabile. Va assolutamente sconsigliato a chi da un sigaro ricerca sapori dolci e da medio forti a forti. Anche per il mio palato non si adatta. Un grande punto di forza è la combustione.

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Una delusione. Prima di fumare l’M356 avevo grandi aspettative, ho fatto parecchie ricerche al punto di essere molto informato su questa linea. Premetto che ancora una volta la valutazione di 94 punti da parte di Cigaraficionado è una grade delusione, e qualche cosa non mi torna! Forse il sigaro che sto fumano ha dei problemi evidenti, non sono state usate le migliori foglie e è stato costruito da mani poco esperte, non dovrebbe comunque succedere, in quanto il figurado essendo un sigaro complicato, necessita di ottimi torcedor per trovare il giusto equilibrio nel riempimento. Il sigaro si presenta con un colore bellissimo e un po` fuori dai classici canoni, colorado claro tendente al ruggine. L’anilla è molto alta, imponente, i colori marrone, oro e bianco, le scritte principali sono in rilievo. Il sigaro emette profumi stuzzicanti, ma purtroppo la delusione è dietro l’angolo. Il suo peso sembra eccessivo. Ho tagliato il sigaro per 4-5 mm, appena acceso non tira, così sono costretto a un taglio maggiore, purtroppo non è positivo in quanto gli aromi sprigionati non hanno la stessa intensità. Nonostante questo il sigaro non vuole emettere fumo. Fumandolo non ci sono aromi, il primo terzo è imbarazzante, la mia delusione aumenta e le mie aspettative di una buona fumata crollano, la fumata è “dura”, il sigaro non tira e non esprime carattere. La cenere è bella, molto friabile, grigio scuro. A metà decido di abbandonarlo vista la sua inconsistenza. Voglio credere che sia solamente un “pezzo” prodotto da mani ancora poco esperte, per questo non mi arrendo e decido che la prossima volta proverò un modulo più semplice, con la speranza di avere buone sensazioni e una risposta positiva.

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L’aspetto di questo sigaro è signorile, raffinato, esile, il suo formato è quasi un panetela, leggermente più corto, il colore è molto bello così come la capa che non presenta grosse venature, la chiusura è a ricciolo. L’anilla è semplice, stilizzata e senza disegni, assolutamente originale, bianca, la scritta in color oro è in rilievo. A freddo il profumo è ricco, forte. In questo sigaro dopo una ricerca ho scoperto che troviamo Corojo Cubano, Criollo Cubano, Piloto Cubano Pequeno e Olor Dominicano, si tratta di un puro in quanto tutte queste piante sono cresciute in Repubblica Dominicana. La manifattura viene eseguita nella fabbrica Tabacalera Altagarcia che si trova vicino a Santiago de los Caballeros, il progetto di questi sigari è dell’esperto Austriaco Günther Schichl nativo di Linz. Appena acceso il sigaro è subito molto forte, il fumo è tagliente, graffiante, l’aroma è abbastanza intenso, si percepisce caffè e cacao, ma a mio avviso manca un po’ di carattere. Ho fumato il sigaro lentamente per evitare di surriscaldarlo vista la sua dimensione sottile, questo ha richiesto un paio di riaccensioni, ma nulla di fastidioso in quanto la sua combustione e il pareggio hanno continuato ad essere perfetti. La cenere è di color grigio chiaro e molto friabile. Ho decisamente preferito il primo terzo, parte molto pulita, poi gradualmente e quasi inevitabilmente la nicotina ha fatto da padrona visto il formato rendendolo amarognolo. La persistenza post fumata si è protratta per un po’ sempre su timbri amari. Concludo dicendo che il sigaro mi è piaciuto, il suo punto di forza è la costruzione assolutamente ineccepibile e il primo terzo, accompagnato da buona parte del secondo.

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Alonso Menendez è uno dei sigari prodotti dalla Menendez Amerino situata a nord-est del Brasile. Felix Menendez (figlio di Alonso Menendez) ha collaborato nella realizzazione dei marchi Cubani Montecristo e H. Upmann, Mario Amerino è un Brasiliano, coltivatore di tabacchi. Il sigaro è avvolto in una foglia coltivata nella regione Mata Fina, il suo aspetto è ruvido e venoso, la chiusura a ricciolo. L’anilla è molto semplice, bianca con le scritte color oro molto lucide. A freddo emana profumi dolci e molto intensi, premendo il sigaro la manifattura appare eccellente, è morbido e si deduce che non ci saranno intoppi durante la fumata. Appena acceso, emette da subito una grande quantità di fumo. I sapori sono abbastanza complessi e dolci, si avvertono note di cioccolato, sulle labbra e si prolunga anche dopo aver finito di fumare, rimane un leggero gusto di limone tipico delle foglie Mata Fina. La cenere è grigio scura e molto friabile, si stacca da sola dopo aver raggiunto una breve lunghezza. Al palato è molto morbido, rotondo, la mia mente mi riporta al Centenario Anejo, che proviene da altre regioni, ma molto più spigoloso e forte riaspetto a Alonso Menendez. Durante l’intera fumata non ha richiesto correzioni e ha “bruciato” parallelamente sui lati. In conclusione: abbiamo la possibilità di fumare un ottimo sigaro, non molto impegnativo a un prezzo molto interessante. Bravissimi.

Length: 8.57Diameter: 1.71 TAM
La prima impressione nei confronti di questo sigaro è di simpatia, il suo aspetto rappresenta la coda di cavallo fatta arrotolando la foglia della capa. Quest’ultima è rustica, poco raffinata, non molto oleosa, sono visibili alcune venture che nello stesso tempo rendono il sigaro stuzzicante. Al naso mi porta ai toscani o a un tabacco Kentucky. Appena acceso, sprigiona da subito un gusto eccezionale, i sapori di cedro invadono la bocca con un fondo cremoso. La combustione è superlativa, così come la quantità di fumo che viene resa a ogni singolo puff. La grande quantità di tabacchi utilizzati, Camerun, Dominicani, Ecuador e Habano lo rendono eccellente. Veramente uno scoppio. La cenere mi da l’indicazione che questo sigaro che ho fumato non è freschissimo, questo mi ha fatto gustare gli aromi rotondi. Un complimento alla “mamma” Dalay. Superlativo.

Length: 12.70Diameter: 2.06 TAM
Il sigaro si presenta con un aspetto molto nostrano, ruvido, un po’ come i “i piedi” dei calciatori Brasiliani durante questo ultimo campionato del mondo. Il colore è molto bello, colorado che ricalca un po’ il colore dei cavalli che galoppano nella prateria. AI naso è molto dolce, i profumi non pungenti restituiscono una immensa gioia, evoca il cioccolato. Il peso è leggermente sopra alla media, ma appena acceso capisco che il tiraggio non sarà assolutamente compromesso. Mentre lo fumo, lo guardo, ammiro l’anilla e mi dico che domani farò una ricerca approfondita per conoscere questo ottimo sigaro, voglio scoprire il più possibile sulla marca, sulla tradizione, e sulla persona raffigurata. Io abito in Svizzera e pur avendo una cultura sopra la media (in Svizzera) nei tabacchi, ciò nonostante non riesco a reperire tutti i sigari che ci sono. Per questo faccio una parentesi e voglio dire grazie a voi di Cigarworld per darmi questa opportunità. Essendo un sigaro che proviene dal Brasile mi aspettavo una forza decisamente superiore, ma forse la sua pacatezza e gentilezza me lo sta facendo apprezzare ancora di più. Ogni puff è la copia del precedente, gusto, intensità, quantità di fumo non mutano, e anche se l’evoluzione per questo motivo non è esaltante il sigaro è straordinariamente buono, un sigaro che non tradisce, un sigaro lineare ma eccellente. La cenere è molto chiara, friabile ma non si stacca, ricalca la classica cenere di un sigaro Dominicano dal colore appena pronunciato. Gli anelli sono visibili e marcati causa la sua capa spessa. Se analizziamo qualità prezzo ci troviamo davanti a un prodotto di ottima qualità. Un sigaro da pomeriggio tardo, magari con una leggera birra.

Length: 12.70Diameter: 1.98 TAM
L’aspetto di questo sigaro box pressed è relativamente semplice, un sigaro mantenuto “naturale” e poco elaborato. Al tatto è morbidissimo, soffice, molto leggero e arrotolato quel poco che basta senza aver dimenticato di riempirlo correttamente. L’anilla è un po’ fuori dagli schemi ma lo rende curioso. Il colore è maduro ma più tendente allo scuro. Al naso si sentono molti aromi, con uno spicco di profumi pepati. Acceso il sigaro, si percepisce subito che la combustione è eccellente, il fumo invade da subito la bocca con lievi puff, continuando la fumata a volte richiede un sorso di bevande dolci in quanto il fumo è pepato e tende a farsi sentire in fondo sul cielo della bocca. È un sigaro che ho fumato molto lentamente, in quanto il suo sapore è un po’ controtendenza rispetto a molti altri sigari. Aggiungo che su questa fascia di prezzo non ricordo finora di aver fumato meglio. Una buona esperienza.

Length: 7.40Diameter: 0.70 MM
Questi Handelsgold Fehlfarben No. 130 Brasil Cigarillos sono ottimi per chi come me da parecchio tempo ha deciso di smettere con le sigarette, eccellenti dopo i caffè, la qualità è molto elevata e all'interno della scatola difficilmente se ne sprecano. Rimanendo sul rapporto qualità prezzo hanno pochi rivali.

Length: 12.38Diameter: 1.98 TAM
Royal coronas, un grandissimo sigaro Havana. Ritengo questo splendido sigaro uno dei mie preferiti dell’isola di Cuba, una marca di grandissima tradizione. Il Royal coronas è sempre esemplare nella sua manifattura, a differenza degli altri sigari Bolivar risulta un po’ meno muscoloso, meno burbero nella forza, che tende a salire dal secondo terzo ma senza mai diventare eccessiva. Bolivar è una marca riconosciuta fra le più forti di tutto il vitolariato Cubano, la loro forza e i sapori sono esplosivi, decisi e nitidi. Fumare Royal coronas restituisce 50 minuti di gioia. Il sigaro appare molto ben costruito, quasi mai si incappa nel doverne sprecare uno, in quanto la manifattura è spesso di livello superiore. A freddo sprigiona profumi dove ognuno di noi chiudendo gli occhi può cercare le proprie sensazioni, la propria percezione olfattiva porterà ad individuare qualche cosa di estremamente piacevole e nitido. Il volume di fumo è sempre molto alto e di rado si deve rincorrere in pareggi durante la fumata. Un sigaro che adoro, un sigaro che difficilmente tradisce, un sigaro elegante negli aromi pacati, un sigaro che per me assieme a Juan Lopez rappresenta il meglio del mondo di Cuba a livello di costruzione e affidabilità. Royal coronas dovrebbe sempre essere nel proprio humidor.

Length: 13.97Diameter: 2.14 TAM
Qui ci troviamo davanti a un grande sigaro, realizzato da mani esperte, piene di amore e passione per il proprio lavoro. La capa appare subito “maschia”, con delle venature pronunciate, non troppo oleosa. Il sigaro sprigiona profumi intensi, violenti, molto intriganti e complessi. Si nota subito la chiusura della testa a pigtail, mentre la capa avvolge e copre interamente il piede, per poi essere sapientemente ripiegata. Appena tagliato e appoggiato alle labbra capisco che la combustione sarà esemplare così come la quantità di fumo che avrò. Lo accendo e i sapori sono esplosivi, una grande quantità, il miscelatore ha saputo assemblare parecchie miscele e di diversa provenienza geografica con grande caparbietà. Mentre fumo sono stupito e vorrei che durasse per intere ore. A ogni puff ho nuove sensazioni, sono stupito dalla complessità di questo grandioso sigaro. La cenere è scura e continua a non cadere, il braciere è rovente, incandescente, e il fumo esce anche quando non porto il sigaro alla bocca. È un sigaro delizioso, eccellente, superbo, la sua forza è costantemente da media a forte, nonostante questo il retrogusto è mite, e non richiede bevande speciali per ripulire la bocca. Considerando la spesa, un capolavoro.

Length: 12.70Diameter: 1.98 TAM
Contrariamente a quanto scritto per La Aurora Principes, qui c’è parecchio da aggiungere, trattandosi di un sigaro dove sulla stessa fascia di prezzo si possono fare delle fumate dignitose, anzi buone! Questo è un sigaro da accendere appena svegli, va fumato mentre ci si fa la barba, e lasciato nel posacenere ancora prima di sentire il profumo del primo caffè della giornata. L’aspetto è semplicemente molto bello, la capa è perfetta quasi di color maduro, molto liscia, abbastanza oleosa, al naso sprigiona profumi violenti, intensi, l’anilla nella sua semplicità e poca varietà di colori lo rende accattivante, il contrasto del colore del sigaro con il rosso, l’oro e il nero ne rende un ottimo prodotto per gli occhi, insomma un sigaro che stuzzica l’appetito, il desiderio di fumarlo, e di apprezzarne tutte le sue doti visive e olfattive. Al tatto purtroppo, il sigaro appare molto duro e arrotolato stretto, il suo peso è decisamente sopra la media, e io inizio a storcere il naso sapendo cosa mi aspetta durante la fumata, so già che lo lascerò nel posacenere molto presto. I sapori sono al limite della percezione, il volume di fumo inesistente, un vero disastro di sigaro, un sigaro inaccettabile. Purtroppo la mia aspettativa era massima, visto l’aspetto! Il confronto con il grande sigaro della Costa Rica El Septimo (anche se di caratteristiche diverse) finisce 1 - 9, concediamo un punto a Vegas de Santiago solo per il prezzo decisamente più basso.

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Contrariamente a quanto viene dichiarato il sigaro in questione non è un long filler, si tratta di una via di mezzo fra un long filler e uno short filler, per avere la conferma ho rotto l'ultimo pezzo e non sono stato smentito. Per il resto c'è poco da aggiungere visto il pezzo molto basso. La mia percezione è che di Nicaragua ci sia ben poco.

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Un sigaro equilibrato. L'aspetto del sigaro è bellissimo e rasenta la perfezione, il colore è scuro, la capa leggermente oleosa e senza venature, l'anilla ne esalta ancora di più l'estetica. Il profumo a crudo è intenso. Il primo terzo è assolutamente il punto di forza di questo sigaro, i sapori sono tostati e assolutamente deliziosi. Nel secondo e nel terzo terzo diventa leggermente amarognolo, causa il condensarsi del fumo, la forza rimane media durante tutta la fumata, con degli accenni più forti. Da metà in poi i puff vanno ravvicinati per mantenere sempre una buona combustione e un buon volume di fumo. Un sigaro da avere nel proprio humidor.


